Prima che la TV diventasse la compagna abituale delle nostre serate, cioè praticamente fino alla metà del secolo scorso, le veglie erano intrise di tradizioni popolari, di credenze e di pratiche molto arcaiche, legate per lo più ai ritmi delle attività agricole.
Tra fine ottobre e San Martino, nella sera rischiarata dalle pudiche lampadine a filamento sostituite via via dall'arroganza dei neon, comparivano le zucche, con la bocca e gli occhi scavati e illuminate da candele, a rappresentare i morti, e anche a impedirne il ritorno nelle case.
Tra fine ottobre e San Martino, nella sera rischiarata dalle pudiche lampadine a filamento sostituite via via dall'arroganza dei neon, comparivano le zucche, con la bocca e gli occhi scavati e illuminate da candele, a rappresentare i morti, e anche a impedirne il ritorno nelle case.
Le zucche, e attorno i bambini come messaggeri e interpreti dei morti.